
O forse è solo colpa del mio periodo misantropico che non fa che accentuare i lati negativi dei comportamenti umani e quindi non mi ha permesso di leggere questo libro senza incazzarmi da morire.
1935 Maycomb Alabama
Scout e Jem Finch hanno 9 e 12 anni e sono bambini normalissimi. Orfani di madre, vengono accuditi ed educati all'amore per la cultura e con giusti principi morali da Calpurnia, la governante/tata nera, al servizio della famiglia da tempo immemore, e da Atticus, loro padre. A scuola subiscono i nuovi programmi ministeriali circondati da altri bambini molto meno fortunati di loro, perchè di famiglie poverissime o di contadini, e d'estate giocano con Dill, un loro amico. La loro occupazione principale è quella di spiare il loro dirimpettaio, Boo (Arthur) Radley sempre chiuso in casa e quindi circondato da un fitto alone di mistero. Tutto procede più o meno normalmente (se non si tiene conto delle leggi di segregazione razziali ben salde e radicate) finchè non capita un fatto di cronaca: Tom Robinson, un bracciante nero, viene accusato da Mayella Ewel, poraccia disgraziata figlia di contadino delinquente, ubriacone e manesco, di violenza carnale. Inizia un processo tesissimo quanto inutile perchè tanto nella mente di tutti, a prescindere dalle evidentissime prove a favore dell'accusato, Tom è colpevole in quanto nero e in quanto tale meritevole della condanna capitale.
Atticus prende le difese di Tom e salta fuori che in realtà è stata Mayella ad invaghirsi di Tom, a chiamarlo nella sua casupola pulciosa e a provare a baciarlo. Tom, sposato e con uno stuolo di figli, ha provato a rifiutarla senza ferirla e a divincolarsi senza farle male, ma, sfiga vuole che in quel momento, passasse dalla finestra il padre di lei, Bob. Appena il padre si rese conto di ciò che aveva fatto Mayella (desiderare un nero gettava il già infangatissimo nome degli Ewel ancora più in basso) le scaricò una valanga di insulti e mazzate e le ordinò di accusare Tom di stupro. In primo appello Tom viene giudicato comunque colpevole, nonostante le evidenze contrarie, e viene spostato alla prigione di un'altra città per tenerlo al sicuro da ripercussioni dirette della famiglia Ewel. Consapevole che verrà comunque condannato a morte a prescindere dal numero di appelli, prova a fuggire e viene ucciso durante il tentativo di evasione. Nel frattempo Atticus e i suoi figli vengono schifati, minacciati ed esiliati dal resto della ridente e ipocrita comunità con l'accusa di essere negrofili. Bob Ewel giura ad Atticus vendetta (perchè ha difeso Tom e ha fatto saltar fuori la verità) finchè non aggredisce Scout e Jem una notte. I bambini si salvano solo grazie all'intervento inaspettato di Arthur (Boo) Radley. Nella colluttazione Bob muore accoltellato probabilmente da Jem, ma lo sceriffo decide di mettere a verbale che Bob sia morto cadendo addosso al proprio coltello, per salvare i Finch e per non far diventare un martire quello stronzo di Bob.
lol
RispondiEliminadove è il riassunto del capitolo 5
RispondiElimina?!?!?!?
Ciao
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