Ma avevamo proprio bisogno del tuo blog? No, ma io avevo proprio bisogno di scriverne uno.

Ma avevamo proprio bisogno del tuo blog?

No, ma io avevo proprio bisogno di scriverne uno.



ATTENZIONE! QUESTI RIASSUNTI SONO COMPLETI DI FINALE!

Ho letto moltissimi libri, alcuni scelti in base ai miei gusti, molti altri consigliati da amici o dal fatto che fossero diventati negli anni/decenni/secoli dei classici 'imperdibili'. Ho avuto molte sorprese, ma anche molte delusioni. Ho trovato moltissimi libri sconosciuti davvero degni di esser letti e moltissimi classici o bestsellers da evitare come la peste.

Non ho nessuna competenza letteraria, scarsissima istruzione e solo molta voglia di leggere, confrontarmi ed eventualmente aiutare altri indecisi come me nella scelta del loro prossimo libro da leggere.

Ho iniziato ad elencare quelli che avevo letto dopo aver preso in prestito dalla biblioteca, per l'ennesima volta, sempre lo stesso libro!

Inoltre ho la bruttissima tendenza a dimenticarmi quasi del tutto la trama e a non rileggere quasi mai (ci sono state pochissime eccezioni) lo stesso libro più di una volta.

Per questi motivi ho deciso di trascrivere i riassunti alla buona che faccio a quella capra del mio ragazzo che, non avendo la passione per la lettura, ha tuttavia la passione per le storie e mi chiede di raccontargli questo o quell'altro libro.

mercoledì 24 settembre 2014

"Mastro-don Gesualdo" G. Verga: 5

Mai 'na gioia...


1830 circa - Vizzini -
Sicilia
In un paesino-bucodiculo, dove tutti sanno i cazzi di tutti e dove l'aristocrazia regna ancora sovrana, troviamo un uomo che non si è voluto rassegnare a una vita di stenti seguendo i passi e il mestiere del padre. Mastro Gesualdo, facendosi un mazzo a capanna per 12-15 ore al giorno, 365 giorni all'anno, e un ottimo intuito per gli affari, riesce a guadagnare e far fruttare un mucchio di soldi e "roba". Nonostante sia un uomo buono e anche generoso, è costretto a vivere tra le cattiverie e le invidie sia dei poracci sia dei nobili che vedono il proprio prestigio messo a rischio dai soldi e dalle aspirazioni di elevazione sociale di Mastro Gesualdo che mira a diventare Don.
Per riuscire in ciò, sposa Bianca, ultima, malaticcia, insipida e disonorata ragazza della rinomata famiglia Trao. Dopo anni passati tra problemi su problemi, litigi su litigi con tutta la cittadina per proteggere la propria "roba", nasce Isabella, destinata ad essere l'unico erede di Gesualdo per la salute cagionevole della moglie.
La manda nelle migliori scuole, anche qui suscitando invidie a gogo, per darle la migliore istruzione possibile per un ottimo matrimonio e le capacità di amministrare la dote paterna. Purtroppo la disgraziata si innamora di un poraccio del paesello contro la volontà del padre. Tentano anche la fuitina, ma lui rimane irremovibile e la sposa ad un duca di Palermo scialacquone con cui le non sarà mai felice nonostante gli agi e il lusso. Nel frattempo Bianca si ammala e muore di mal sottile (tubercolosi), come tutti i Trao, e Mastro-Don Gesualdo inizia coi primi sintomi di un bel cancrazzo allo stomaco per i tanti dispiaceri e bocconi amari che ha dovuto buttar giù durante tutta la sua vita. Dopo aver consultato tutti i dottori locali, spendendo e spandendo i suoi soldi faticosamente guadagnati, si trasferisce dalla figlia e dal genero a Palermo per poter consultare i dottoroni della città. Purtroppo la sua malattia è già troppo avanzata e non si può far più nulla. Durante la sua ultima notte, sentendo sopraggiungere la morte, chiede al servitore di chiamare sua figlia, ma questi, facendo finta di dormire per non esser disturbato da quel vecchiaccio lamentoso, non lo accontenta. Mastro-Don Gesualdo muore quindi solo in un letto non suo, senza il conforto di nessun volto amico e con la consapevolezza che tutti i suoi averi saranno scialacquati o arraffati da parenti serpenti o falsi amici del paese.

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