
Siamo su Chatundra, regno in cui convivono, più o meno pacificamente, umani e draghi di ogni razza, dimensione, colore e foggia (di cui l'autrice si sente in obbligo di descrivere ogni sfumatura).
Una forza oscura, Gurundir, punta a distruggere le Tre Sorelle (divinità benefiche che governano le sfere celesti). Per facilitare la vittoria di Gurundir, Romanel, suo sommo sacerdote, guida la sua setta per creare scompiglio e disordine, ma alla fine della fiera non combina assolutamente nulla di utile per la propria causa.
Con un espediente particolarmente innovativo, salta fuori un'antica profezia che dice che tre giovani salveranno la popolazione da questo oscuro nemico.
I tre prescelti sono Paony, principessa guerriera del popolo dei ragni, Lukan, lo sfigato del villaggio dei Mokabiti (razza di umani/draghi) e (sorpresa sorpresa...) il figlio storpio di Romanel, Ciaran.
Senza entrare troppo nei dettagli, perchè tanto la trama è piatta come il mare a Rimini d'estate, i tre prescelti superano alcune prove "impossibili" e distruggono il cattivone, mentre la guerra tra divinità vede la vittoria delle Tre Sorelle per idiozia palese dello sfidante (Gurundir avrebbe dovuto attendere un certo giorno per essere al massimo della sua forza, ma, senza ragioni plausibili, anticipa il suo attacco perdendo in brutta maniera).
Nel frattempo si creano fastidiosi e imbarazzanti (per chi legge) triangoli amorosi, ma, dopo tante snervanti occhiate fugaci e abbracci sospirosi, Lukan e Paony si dichiarano il proprio amore e Ciaran si consola felicemente con la sorella di Paony.
Come ultimo pensiero personale vorrei aggiungere che questo libro mi ha bloccata per quasi un anno... Ho sempre letto volentieri anche libri che non rispecchiavano esattamente il mio genere e ho finito dei veri e propri mattoni indigesti, ma questo, con sole 394 pagine, è riuscito a farmi passare la voglia di leggere...
Ah però...ottimo!
RispondiEliminaPer fortuna avevo già eliminato questa serie dalla mia wish list!
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