Ma avevamo proprio bisogno del tuo blog? No, ma io avevo proprio bisogno di scriverne uno.

Ma avevamo proprio bisogno del tuo blog?

No, ma io avevo proprio bisogno di scriverne uno.



ATTENZIONE! QUESTI RIASSUNTI SONO COMPLETI DI FINALE!

Ho letto moltissimi libri, alcuni scelti in base ai miei gusti, molti altri consigliati da amici o dal fatto che fossero diventati negli anni/decenni/secoli dei classici 'imperdibili'. Ho avuto molte sorprese, ma anche molte delusioni. Ho trovato moltissimi libri sconosciuti davvero degni di esser letti e moltissimi classici o bestsellers da evitare come la peste.

Non ho nessuna competenza letteraria, scarsissima istruzione e solo molta voglia di leggere, confrontarmi ed eventualmente aiutare altri indecisi come me nella scelta del loro prossimo libro da leggere.

Ho iniziato ad elencare quelli che avevo letto dopo aver preso in prestito dalla biblioteca, per l'ennesima volta, sempre lo stesso libro!

Inoltre ho la bruttissima tendenza a dimenticarmi quasi del tutto la trama e a non rileggere quasi mai (ci sono state pochissime eccezioni) lo stesso libro più di una volta.

Per questi motivi ho deciso di trascrivere i riassunti alla buona che faccio a quella capra del mio ragazzo che, non avendo la passione per la lettura, ha tuttavia la passione per le storie e mi chiede di raccontargli questo o quell'altro libro.

martedì 13 maggio 2014

"Come le mosche d'autunno" I. Némirovsky: 5

Romanzo asciutto che limita i fatti all'essenziale.
E' la malinconica e triste storia della decadenza di una famiglia nobiliare Russa durante la guerra vista attraverso gli occhi della vecchia balia.



 
1916 Sucharevo (Arcangelo?)

Tat'jana Ivanovna è la vecchia balia al servizio della famiglia Karin da 51 anni. Nei decenni le varie guerre hanno decimato questa famiglia, come quella di molti altri. Nel 1918 i proprietari sono costretti a fuggire ad Odessa per sfuggire alla rivoluzione e lei rimane a custodire la tenuta. Dopo qualche tempo torna a casa malato uno dei ragazzi della famiglia, Jurij, come disertore. Si è già arreso al suo destino, se non torna in guerra sa già che qualcuno dei contadini della sua proprietà lo ucciderà per impossessarsi di qualche oggetto della casa e in effetti così accade. Gli spara alle spalle un suo vecchio amico d'infanzia con la scusa di risparmiargli un processo disonorevole e con lo scopo di impossessarsi del vino pregiato delle cantine della casa.
Dopo qualche tempo Tat'jana Ivanovna parte per raggiungere la famiglia Karim ad Odessa portando con sè i gioielli della famiglia. Cercano di rifarsi una vita tra le mura opprimenti di un modesto appartamento. I più vecchi soffrono ricordando i bei tempi passati mentre i più giovani cercano di farsene una ragione ed andare avanti svagandosi con alcool, fumo, sesso e grammofoni a tutto volume. Si spostano in Francia, prima a Marsiglia e poi a Parigi, dove questa famiglia, un tempo depositaria della cultura della nobiltà russa, sfiorisce nella povertà ed appassisce sotto al caldo cielo straniero. La vecchia e coriacea balia, completamente frastornata e stanca delle tante vicissitudini, alla prima neve durante la vigilia di Natale, scende per immergersi nella Senna (che nel suo delirio dovrebbe essere ghiacciata e quindi attraversabile per tornare in Russia) e qui muore.

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