Non all'altezza di Tom Sawyer, ma
veloce, ben scritto e divertente. E' bellissimo leggere il pragmatico
punto di vista di Huck che, tra le altre cose, pensa di essere
destinato all'inferno perchè vuole restituire la libertà a Jim.
Un'ottima critica alla compravendita di persone descritta dalle
labbra “innocenti” di un ragazzo che vede oltre all'aspetto
esteriore e riconosce come suo pari uno schiavo negro.
Circa 1850 Missouri
Avevamo lasciato Tom e Huck con un
bottino di 6000 dollari. Huck era stato accolto dalla vedova e dalla
signora Watson che, per toglierlo dalle grinfie del padre, l'avevano
adottato.
Dopo poco tempo Huck si rende conto che
la vita del bravo ragazzo non fa per lui. Contemporaneamente si rifà
vivo suo padre, un uomo manesco e ubriacone, per ottenere i soldi del
figlio. Lo rapisce, lo porta in una casupola nel bosco e lo tiene lì
segregato. Ad Huck andrebbe anche bene vivere con il padre di
espedienti se non che sta diventando sempre più manesco e demente
per via dell'alcool. Allora un giorno inscena il suo omicidio e
scappa sull'isola di Jackson, al centro del fiume. Qui trova Jim, il
negro della vedova e della Watson che, avendo sentito che sarebbe
stato venduto da lì a poco, decide di scappare per mettersi in
salvo. Iniziano tutta una serie di avventure, di bugie fluenti, di
espedienti e di incontri vari che li accompagneranno durante tutta la
navigazione del Missisipi.
Huck e Jim incontrano anche due
truffatori seriali, il re e il duca. Questi compiono tutta una serie
di nefandezze nei vari villaggi in cui sbarcano, ma, visto che
l'ultimo loro colpo fallisce e rimangono completamente al verde,
pensano bene di consegnare Jim, in quanto schiavo fuggitivo, per
ricavarne una ricompensa. Huck scoperto il fattaccio decide di
entrare in paese per ottenere informazioni utili per poter liberare
Jim. Con una botta di fortuna bussa proprio alla porta della zia
Sally, zia di Tom Sawyer che, aspettando proprio l'arrivo di Tom e
non vedendolo da molti anni, lo scambia per lui.
Huck inizia le sue ricerche e nel
frattempo arriva l'atteso Tom che si finge suo fratello Sid per non
smascherare Huck. Scoprono che Jim è rinchiuso in un capanno nella
proprietà di zia Sally e che lo sta facendo sorvegliare finchè il
suo proprietario non si fa vivo. Tom e Huck allora organizzano un
piano complicatissimo e balzano (in pieno stile di Tom) per liberare
Jim. Purtroppo, durante la fuga, Tom riceve una pallottola nel
polpaccio e Huck è costretto a chiamare un dottore perchè lo curi.
Huck viene sorpreso da suo zio e ricondotto a casa. Jim si palesa al
dottore per aiutarlo a curare Tom e questo, stabilizzato il ragazzo e
mentre Jim dorme, lo fa legare da alcuni uomini di passaggio e
riportare nella fattoria della zia Sally. Qui Tom, ripresosi, spiega
a tutti che in realtà la signora Watson era morta da un paio di mesi
e, sentendosi in colpa per aver pensato di vendere Jim, nel
testamento gli aveva concesso la libertà. Jim quindi era sempre
stato libero e tutto il piano astruso di Tom era solo per vivere
un'altra delle sue fantasmagoriche avventure... per la gioia di Jim!
Huck scopre inoltre che suo padre è morto e che quindi lui può
rientrare in possesso dei suoi 6000 dollari, che aveva affidato al
giudice Thatcher, e viene adottato dalla zia Sally per essere
civilizzato.
A parte l'estrema fortuna nel bussare proprio alla porta della zia Sally, adoro pensare al processo di civilizzazione!
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