Ma avevamo proprio bisogno del tuo blog? No, ma io avevo proprio bisogno di scriverne uno.

Ma avevamo proprio bisogno del tuo blog?

No, ma io avevo proprio bisogno di scriverne uno.



ATTENZIONE! QUESTI RIASSUNTI SONO COMPLETI DI FINALE!

Ho letto moltissimi libri, alcuni scelti in base ai miei gusti, molti altri consigliati da amici o dal fatto che fossero diventati negli anni/decenni/secoli dei classici 'imperdibili'. Ho avuto molte sorprese, ma anche molte delusioni. Ho trovato moltissimi libri sconosciuti davvero degni di esser letti e moltissimi classici o bestsellers da evitare come la peste.

Non ho nessuna competenza letteraria, scarsissima istruzione e solo molta voglia di leggere, confrontarmi ed eventualmente aiutare altri indecisi come me nella scelta del loro prossimo libro da leggere.

Ho iniziato ad elencare quelli che avevo letto dopo aver preso in prestito dalla biblioteca, per l'ennesima volta, sempre lo stesso libro!

Inoltre ho la bruttissima tendenza a dimenticarmi quasi del tutto la trama e a non rileggere quasi mai (ci sono state pochissime eccezioni) lo stesso libro più di una volta.

Per questi motivi ho deciso di trascrivere i riassunti alla buona che faccio a quella capra del mio ragazzo che, non avendo la passione per la lettura, ha tuttavia la passione per le storie e mi chiede di raccontargli questo o quell'altro libro.

venerdì 20 giugno 2014

"Cecità" J. Saramago: 7

E se improvvisamente saltasse fuori una terribile forma di cecità che si trasmette rapidissimamente da una persona all'altra con un solo sguardo, il genere umano come reagirebbe?
Avrebbero ragione i buonisti con la riscoperta di nobili valori altruistici o i cinici con l'esacerbarsi dell'egoismo meschinamente umano?
E' un libro davvero molto crudo; Saramago descrive con dovizia di particolari cosa accadrebbe se, nel giro di pochissimo tempo, l'intero genere umano regredisse nelle ombre di una luminosa cecità.
In tutto il libro non si trova neanche un nome proprio, ma solo la descrizione o il mestiere o un segno distintivo dei vari personaggi come se, perdendo la vista, l'uomo perdesse anche il proprio diritto alla civiltà.

L'essere umano è dunque solo questo? E' fatto per metà da indifferenza e per metà da cattiveria?



Un uomo in auto diventa improvvisamente cieco. Anche il soccorritore (che poi gli ragna l'auto), sua moglie, l'oculista a cui si rivolge e tutte le persone con cui è venuto in contatto perdono la vista. Vengono subito messi in quarantena in un manicomio abbandonato dove se ne aggiungeranno poi altri. Qui sono completamente lasciati a loro stessi, senza aiuti, guida, pulizie e, tante volte, anche senza cibo. Vivono come bestie nella sporcizia seguendo solo il richiamo dei più bassi istinti finchè, nell'ultima carovana di malati, non arrivano dei veri e propri delinquenti che, con la forza e con le armi, derubano tutti gli altri dei loro averi e violentano le donne in cambio del poco cibo rimasto. In tutto ciò la moglie dell'oculista, forse l'unico personaggio completamente "senza macchia e senza paura", è ancora vedente e ha mentito sulla sua vista per poter seguire suo marito e assisterlo nella malattia.
All'ennesimo stupro, la moglie del dottore uccide il capo dei malviventi mentre un'altra donna dà fuoco alla stanza in cui si sono trincerati i suoi complici provocando però anche la distruzione dell'edificio. Per sfuggire alle fiamme, i ciechi-protagonisti si avvicinano al portone d'ingresso dove si accorgono che i soldati, incaricati di non far uscire nessuno dal manicomio anche a costo di sparare a sangue freddo e senza nessuna pietà, non ci sono più e che tutti sono ormai non vedenti e vagano per la città. Girovagano anche loro in cerca di cibo e acqua, si trasferiscono a casa del medico e della moglie dove sopravvivono per qualche tempo finchè, improvvisamente come è scomparsa, la vista ritorna e con essa FORSE una maggiore attenzione verso il prossimo.




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